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💡5 - Favorire gli investimenti ecologici da parte delle banche pubbliche tramite il quantitative easing
Proposta collegata con: ORIENTAMENTO RIGOROSO 🏦 e SOSTENIBILE 🌱
L'Unione europea (UE) si è prefissa il traguardo ambizioso di ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 55% entro il 2030. Questi obiettivi di transizione ecologica dell'UE coincidono con una pandemia e una crisi economica di portata mondiale. Alcuni si preoccupano — giustamente — per il fatto che l'UE prevede di finanziare la transizione ecologica in un momento in cui moltissime risorse vengono impegnate nella lotta contro la pandemia e nella minimizzazione degli impatti economici. Ci si domanda quindi se un recupero e una transizione sostenibili siano possibili, dati i vincoli a livello economico.
Di fatto, grandi progetti infrastrutturali, quali la riparazione delle strade per ottemperare agli standard energetici, l'adeguamento di milioni di edifici (tra cui scuole e ospedali) per renderli energeticamente efficienti e l'installazione di parchi solari ed eolici, richiedono stanziamenti sostanziosi di denaro. Nell'UE vi sono grandi banche pubbliche per gli investimenti in infrastrutture, come la Banca europea per gli investimenti (BEI) a livello UE, o come la Banca tedesca per gli investimenti infrastrutturali (KfW) a livello nazionale, che si occupano di fare esattamente questo.
Inoltre, grazie al programma di quantitative easing (QE) della Banca centrale europea (BCE), negli ultimi anni per queste banche pubbliche ottenere un prestito è diventato incredibilmente economico. Per esempio, la BEI può contrarre prestiti a lungo termine (fino a 15-30 anni) a prezzi molto bassi dal mercato, per finanziare una ripresa economica più sostenibile e una transizione ecologica in tutta l'UE, indipendentemente dalla pandemia.
C’è però un limite alla quantità di debito di queste banche che la BCE può comprare. Alcuni auspicano quindi la creazione di un programma di QE separato, finalizzato all'acquisto del debito delle banche pubbliche come la BEI e la KfW, per garantire la messa a disposizione di sempre maggiori risorse per la transizione ecologica.
Ecco una sintesi dei pro e dei contro dell'acquisto da parte della BCE di un maggior numero di obbligazioni delle banche pubbliche per incentivare gli investimenti di carattere ecologico.
➕ Pro
- Questo contribuirebbe a far sì che la BCE raggiunga il suo obiettivo primario di stabilità dei prezzi, e al contempo ad allineare la sua politica monetaria con il mandato secondario che prevede che la BCE sostenga gli obiettivi comunitari in materia di ambiente.
- Aumenterebbe il volume di investimenti infrastrutturali ecologici nell'Eurozona, il che stimolerebbe la crescita economica e aumenterebbe i posti di lavoro disponibili.
- Questa proposta non farebbe altro che estendere ulteriormente la prassi attuale per cui la BCE acquista fino al 50% delle obbligazioni emesse dalla BEI.
➖ Contro
- Un sostegno esplicito alla BEI e alle banche pubbliche potrebbe essere considerato una contraddizione del principio di non finanziamento delle istituzioni pubbliche da parte della BCE, esponendola così al rischio di contestazioni legali.
- Ci sono pochissime banche pubbliche incaricate di raggiungere gli obiettivi climatici dell'UE.
- Si rischia una disparità di trattamento tra gli Stati membri dell'UE, dato che non tutti i paesi possono contare su una banca pubblica ben funzionante.
Elenco dei sostenitori
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