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ORIENTAMENTO RIGOROSO 🏦
La Banca centrale europea dovrebbe impedire alle banche di generare troppo debito.
📌 In breve
- Le banche private hanno un grande potere, in quanto possono creare denaro. L'altro lato della medaglia, però, è che non può esserci denaro senza che ci sia anche del debito.
- Le modalità con cui le banche distribuiscono questo denaro, per esempio immettendone molto nel mercato immobiliare, tendono a provocare crisi finanziarie e instabilità.
- Le banche centrali sostengono le banche private svolgendo il ruolo di "prestatore di ultima istanza" e scambiando con esse una forma estremamente sicura di denaro, la moneta della banca centrale, che non è a disposizione dei cittadini.
- Si è discusso a tale proposito su come il potere delle banche commerciali potrebbe essere ridimensionato, ad esempio ridimensionandone il ruolo a quello di semplici intermediari tra risparmiatori e mutuatari, o facendo sì che la BCE emetta denaro di cui possano usufruire i cittadini.
- Altrimenti, le autorità pubbliche potrebbero controllare più efficacemente coloro ai quali le banche prestano denaro.
💬 Il dibattito
È sorprendente che il denaro venga creato dalle banche commerciali sotto forma di debito. Questo significa che l'economia non può crescere senza accettare maggiori livelli di indebitamento, il che implica anche che il sistema finanziario è sempre fragile e a rischio di tracollo. La BCE dovrebbe quindi intervenire affinché sia necessario un minor livello di debito.
Cosa ne pensi?
💡 Proposte
Entra nel vivo della discussione e scopri le nostre proposte specifiche sulle politiche di questo orientamento. Puoi anche contribuire con le tue proposte!
→ Proposta 5 Favorire gli investimenti ecologici da parte delle banche pubbliche tramite il quantitative easing
→ Proposta 4 Incentivare la concessione di prestiti equi e sostenibili da parte delle banche
→ Proposta 7 Istituire l'euro digitale e permettere ai cittadini di detenere denaro della banca centrale
→ Proposta 9 Limitare la creazione di denaro da parte delle banche
📖 Per saperne di più sull'orientamento rigoroso
(Tempo di lettura previsto: 6 minuti)
Perché le banche sono così influenti? E che rapporto c'è con la questione del crescente livello di indebitamento? La risposta è breve ma sorprendente: le banche sono così influenti perché possono creare denaro. Se è vero che solo le banche centrali possono stampare denaro cartaceo e mantenere il valore di una valuta locale, le banche commerciali sono quelle che creano la maggior parte del denaro digitale in circolazione.
Come fanno quindi le banche a creare il denaro? Come ha spiegato l'ex vicepresidente della Banca centrale europea (BCE) Vitor Constancio, "...le banche creano denaro estendendo il credito ex nihilo entro i limiti [della regolamentazione bancaria]. Un prestito, che comporta un rischio intrinseco, crea un deposito — che è denaro. Di fatto, non tutti i depositi provengono da risparmi preesistenti che il sistema si limita a intermediare".
Insomma, con ogni nuovo prestito che le banche concedono si crea nuovo denaro, che viene accreditato sul conto del cliente.
Vi sono ampie e sistemiche implicazioni provenienti dalla creazione di denaro da parte delle banche commerciali private. La più evidente è che la maggior parte del denaro che si trova nei nostri conti bancari attualmente è di fatto generata da un debito. Senza il debito creato dalle banche commerciali esisterebbe pochissimo denaro, poiché le banconote e le monete fisiche rappresentano meno del 5% della quantità totale di denaro che circola attualmente. Dato che il maggior guadagno delle banche proviene dal settore creditizio, è nel loro interesse creare quanto più denaro (credito) possibile, specialmente nei periodi di prospettive economiche favorevoli.
Le banche non solo creano denaro da zero, ma hanno anche la facoltà di decidere dove va e a quale prezzo (attraverso i tassi d'interesse). Per esempio, negli ultimi 15 anni le banche hanno bombardato il mercato immobiliare con centinaia di miliardi di euro. L'impennata dei prestiti per gli investimenti immobiliari ha innalzato il prezzo degli alloggi fuori dalla portata di molte persone, contribuendo ad aggravare il divario tra abbienti e meno abbienti. Anche i prestiti al settore finanziario sono aumentati molto negli ultimi 15 anni. Questo settore include le aziende che hanno partecipato alle operazioni speculative che hanno alimentato la grande crisi finanziaria del 2008.
Nel frattempo, i prestiti alle imprese non finanziarie sono rimasti stagnanti. Nei dieci anni precedenti la crisi finanziaria, appena l'8% di tutti i prestiti bancari aggiuntivi (cioè l'8% di tutto il denaro di nuova creazione) è stato concesso a società esterne al settore finanziario. Il che ha danneggiato l'economia reale, riducendo l'occupazione e la crescita.
Con la concessione di prestiti in maniera sproporzionata a certi settori rispetto ad altri, le banche contribuiscono alla fragilità e instabilità del sistema finanziario. Creando troppo debito, finiscono per creare bolle finanziarie, le quali finiscono per esplodere e intaccare l'intera economia, al contempo distruggendo posti di lavoro e aziende.
Per di più, le banche che hanno creato un debito eccessivo non vengono chiamate a rispondere delle loro azioni. Il più delle volte vengono salvate e, nel raro caso in cui una banca dovesse chiudere, spetta allo Stato pagare il conto, in virtù della promessa di rimborsare i depositi dei privati fino a cento mila euro (secondo i cosiddetti sistemi di garanzia dei depositi).
Ma cosa c’entra in tutto questo la BCE? Innanzitutto, si trova al centro del sistema finanziario. La BCE scambia il suo denaro, estremamente sicuro — moneta della banca centrale — con i depositi delle banche commerciali. Agisce anche come "prestatore di ultima istanza" delle banche commerciali, cioè fornisce alle banche il contante (o liquidità) necessario quando queste si trovano in difficoltà.
La BCE è stata più indulgente nei confronti delle banche commerciali dell'eurozona che nei confronti dei paesi dell'eurozona, e ha riservato un trattamento preferenziale alle banche ritenute troppo grandi per fallire per paura che queste franassero. Di conseguenza, la BCE viene spesso percepita come un prolungamento del potere delle grandi banche e delle istituzioni finanziarie, le quali esercitano un controllo significativo sul modo in cui il denaro viene creato e distribuito nelle nostre economie.
Gli economisti discutono da anni sulla possibilità e sul modo in cui il potere delle banche di creare denaro possa essere rimosso. Secondo alcune proposte (definite in alcuni casi come “narrow banking” o “attività bancaria a riserva piena”), le banche si trasformerebbero in veri e propri intermediari tra risparmiatori e mutuatari, senza creare denaro in tale contesto. Invece di demandare la creazione di denaro alle banche commerciali, la BCE potrebbe creare denaro reale (sotto forma di "euro digitale") e permettere a tutti di usarlo. Questo separerebbe gli interessi privati e commerciali delle banche dagli interessi del pubblico generale, quali il sistema di pagamento indispensabile per il quale i cittadini oggi dipendono dalle banche.
Altrimenti, le autorità pubbliche potrebbero controllare più efficacemente coloro ai quali le banche erogano dei prestiti, cambiando la governance delle banche o " incanalando" il credito bancario verso progetti in linea con gli interessi della società.
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